Tutti noi siamo colpevoli,
non solo per avere votato questa classe politica, ma, soprattutto, per averla
condizionata, diseducata e piegata ai nostri bisogni personali, costringendola
a trascurare l'interesse generale. Ne sono convinto!
Il "voto di
scambio" è stato originato da noi cittadini. Non sono stati i politici ad
inventarlo. Noi cittadini siamo colpecoli della sua genesi!
Allorquando siamo giunti
in età nella quale si incominciano a fare i concorsi, piuttosto che offrire al
probabile datore di lavoro la nostra prestazione intellettuale o manuale, una
volta finito il corso di studi, per accorciare i tempi ed evitare fatica, ci
siamo rivolti al nostro politico di riferimento (direttamente o attraverso
amici comuni) per farci raccomandare presso un qualsiasi potenziale datore di
lavoro. In tal modo abbiamo diseducato il politico, il quale per garantirsi i
voti, ha privileggiato il suo bacino elettorale a scapito degli interessi di
tutto il Paese. Insieme a noi cittadini "postulanti" , anche
l'organizzazione mafiosa "Cosa nostra" si è inserita per chiedere
posti e commesse di lavoro per i suoi "associati", e per gli
"amici degli amici".
Io parlo con cognizione di
causa. La quasi totalità dei miei compagni di classe, ha trovato occupazione
(raccomandati dalla classe politica) presso i vari assessorati della Regione
siciliana. Non voglio, assolutamente, autocelebrarmi. Io sono stato uno dei
pochi che ha scelto di chiedere lavoro ad una azienda privata: la Olivetti. Era
il mese di gennaio 1954. Avevo conseguito il diploma di ragioniere da qualche
mese. Non ho chiesto a nessuno di raccomandarmi, per trovare il lavoro. Mi sono
presentato alla Olivetti fisicamente e col solo bagaglio delle conoscenze
scolastiche. Sono stato selezionato, scelto e assunto. Ho fatto il mio percorso
lavorativo di "venditore di ptodotti per l'ufficio", per trenta anni
sempre in Olivetti e per i rimanenti 13 come commerciante e, successivamente,
Agente di commercio, sempre nel settore dei prodotti per l'ufficio. Ho protetto
il mio lavoro giorno dopo giorno con impegno, diligenza, probità e fedeltà. Per
43 anni, ho pagato puntualmente le imposte sul reddito fino all'ultimo
centesimo.
I politici, non sono mai
stati punti di riferimento per raccomendazioni di nessun genere. Ho votato
sempre il simbolo (PSI, ...DS,...PD). Gli uomini e le donne in essi contenuti,
mi hanno deluso. Ma non c'era altro da votare! Non avrei dovuto votare? Non
sarebbe cambiato nulla lo stesso. Anche senza il mio voto, avrebbero governato
gli stessi partiti, gli stessi uomini con i medesimi risultati. Pertanto, da
parte nia, non mi sento responsabile della catastrofe odierna, determinata da:
- "voto di
scambio";
- comitati
affaristico-politico-mafiosi;
- frode ed evasione
fiscale;
- sperpero del denaro
pubblico, dai politici e dalla politica;
- remunerazioni e pensioni
ai dirigenti di Stato stratosferiche;
- pensioni
"baby";
- invalidità false;
- ricchezza prodotta e non
reinvestita nel ciclo produttivo ma destinata alle operazioni finanziarie;
- inettitudine e
incapacità della classe politica;
- assenza delle riforme
che si sarebbero dovute fare e che non si sono fatte.
L'insieme di tutto questo
ha determinato la crisi economica, morale e sociale che stiamo vivendo.
E' proprio vero che
"ogni popolo a il governo che si merita".
Io e tutti coloro che si
sono comportati come me, siamo le vere vittime.
Aldo Rabbiati
Tutti noi
siamo colpevoli, non solo per avere votato questa classe politica, ma,
soprattutto, per averla condizionata, diseducata e piegata ai nostri bisogni
personali, costringendola a trascurare l'interesse generale. Ne sono
convinto!
Il
"voto di scambio" è stato originato da noi cittadini. Non sono stati
i politici ad inventarlo. Noi cittadini siamo colpecoli della sua genesi!
Allorquando
siamo giunti in età nella quale si incominciano a fare i concorsi, piuttosto
che offrire al probabile datore di lavoro la nostra prestazione intellettuale o
manuale, una volta finito il corso di studi, per accorciare i tempi ed evitare
fatica, ci siamo rivolti al nostro politico di riferimento (direttamente o
attraverso amici comuni) per farci raccomandare presso un qualsiasi potenziale
datore di lavoro. In tal modo abbiamo diseducato il politico, il quale per
garantirsi i voti, ha privileggiato il suo bacino elettorale a scapito degli
interessi di tutto il Paese. Insieme a noi cittadini "postulanti" ,
anche l'organizzazione mafiosa "Cosa nostra" si è inserita per
chiedere posti e commesse di lavoro per i suoi "associati", e per gli
"amici degli amici".
Io parlo
con cognizione di causa. La quasi totalità dei miei compagni di classe, ha
trovato occupazione (raccomandati dalla classe politica) presso i vari
assessorati della Regione siciliana. Non voglio, assolutamente, autocelebrarmi.
Io sono stato uno dei pochi che ha scelto di chiedere lavoro ad una azienda
privata: la Olivetti. Era il mese di gennaio 1954. Avevo conseguito il diploma
di ragioniere da qualche mese. Non ho chiesto a nessuno di raccomandarmi, per
trovare il lavoro. Mi sono presentato alla Olivetti fisicamente e col solo
bagaglio delle conoscenze scolastiche. Sono stato selezionato, scelto e
assunto. Ho fatto il mio percorso lavorativo di "venditore di ptodotti per
l'ufficio", per trenta anni sempre in Olivetti e per i rimanenti 13 come
commerciante e, successivamente, Agente di commercio, sempre nel settore dei
prodotti per l'ufficio. Ho protetto il mio lavoro giorno dopo giorno con
impegno, diligenza, probità e fedeltà. Per 43 anni, ho pagato puntualmente le
imposte sul reddito fino all'ultimo centesimo.
I
politici, non sono mai stati punti di riferimento per raccomendazioni di nessun
genere. Ho votato sempre il simbolo (PSI, ...DS,...PD). Gli uomini e le donne
in essi contenuti, mi hanno deluso. Ma non c'era altro da votare! Non avrei
dovuto votare? Non sarebbe cambiato nulla lo stesso. Anche senza il mio voto,
avrebbero governato gli stessi partiti, gli stessi uomini con i medesimi
risultati. Pertanto, da parte nia, non mi sento responsabile della catastrofe
odierna, determinata da:
-
"voto di scambio";
-
comitati affaristico-politico-mafiosi;
- frode
ed evasione fiscale;
-
sperpero del denaro pubblico, dai politici e dalla politica;
-
remunerazioni e pensioni ai dirigenti di Stato stratosferiche;
-
pensioni "baby";
-
invalidità false;
-
ricchezza prodotta e non reinvestita nel ciclo produttivo ma destinata alle
operazioni finanziarie;
-
inettitudine e incapacità della classe politica;
- assenza
delle riforme che si sarebbero dovute fare e che non si sono fatte.
L'insieme
di tutto questo ha determinato la crisi economica, morale e sociale che stiamo
vivendo.
E'
proprio vero che "ogni popolo a il governo che si merita".
Io e
tutti coloro che si sono comportati come me, siamo le vere vittime.
Aldo
Rabbiati
Tutti noi siamo colpevoli,
non solo per avere votato questa classe politica, ma, soprattutto, per averla
condizionata, diseducata e piegata ai nostri bisogni personali, costringendola
a trascurare l'interesse generale. Ne sono convinto!
Il "voto di
scambio" è stato originato da noi cittadini. Non sono stati i politici ad
inventarlo. Noi cittadini siamo colpecoli della sua genesi!
Allorquando siamo giunti
in età nella quale si incominciano a fare i concorsi, piuttosto che offrire al
probabile datore di lavoro la nostra prestazione intellettuale o manuale, una
volta finito il corso di studi, per accorciare i tempi ed evitare fatica, ci
siamo rivolti al nostro politico di riferimento (direttamente o attraverso
amici comuni) per farci raccomandare presso un qualsiasi potenziale datore di
lavoro. In tal modo abbiamo diseducato il politico, il quale per garantirsi i
voti, ha privileggiato il suo bacino elettorale a scapito degli interessi di
tutto il Paese. Insieme a noi cittadini "postulanti" , anche
l'organizzazione mafiosa "Cosa nostra" si è inserita per chiedere
posti e commesse di lavoro per i suoi "associati", e per gli
"amici degli amici".
Io parlo con cognizione di
causa. La quasi totalità dei miei compagni di classe, ha trovato occupazione
(raccomandati dalla classe politica) presso i vari assessorati della Regione
siciliana. Non voglio, assolutamente, autocelebrarmi. Io sono stato uno dei
pochi che ha scelto di chiedere lavoro ad una azienda privata: la Olivetti. Era
il mese di gennaio 1954. Avevo conseguito il diploma di ragioniere da qualche
mese. Non ho chiesto a nessuno di raccomandarmi, per trovare il lavoro. Mi sono
presentato alla Olivetti fisicamente e col solo bagaglio delle conoscenze
scolastiche. Sono stato selezionato, scelto e assunto. Ho fatto il mio percorso
lavorativo di "venditore di ptodotti per l'ufficio", per trenta anni
sempre in Olivetti e per i rimanenti 13 come commerciante e, successivamente,
Agente di commercio, sempre nel settore dei prodotti per l'ufficio. Ho protetto
il mio lavoro giorno dopo giorno con impegno, diligenza, probità e fedeltà. Per
43 anni, ho pagato puntualmente le imposte sul reddito fino all'ultimo
centesimo.
I politici, non sono mai
stati punti di riferimento per raccomendazioni di nessun genere. Ho votato
sempre il simbolo (PSI, ...DS,...PD). Gli uomini e le donne in essi contenuti,
mi hanno deluso. Ma non c'era altro da votare! Non avrei dovuto votare? Non
sarebbe cambiato nulla lo stesso. Anche senza il mio voto, avrebbero governato
gli stessi partiti, gli stessi uomini con i medesimi risultati. Pertanto, da
parte nia, non mi sento responsabile della catastrofe odierna, determinata da:
- "voto di
scambio";
- comitati
affaristico-politico-mafiosi;
- frode ed evasione
fiscale;
- sperpero del denaro
pubblico, dai politici e dalla politica;
- remunerazioni e pensioni
ai dirigenti di Stato stratosferiche;
- pensioni
"baby";
- invalidità false;
- ricchezza prodotta e non
reinvestita nel ciclo produttivo ma destinata alle operazioni finanziarie;
- inettitudine e
incapacità della classe politica;
- assenza delle riforme
che si sarebbero dovute fare e che non si sono fatte.
L'insieme di tutto questo
ha determinato la crisi economica, morale e sociale che stiamo vivendo.
E' proprio vero che
"ogni popolo a il governo che si merita".
Io e tutti coloro che si
sono comportati come me, siamo le vere vittime.
Aldo Rabbiati