sabato 24 agosto 2013

Ogni popolo ha il governo che si merita

 Tutti noi siamo colpevoli, non solo per avere votato questa classe politica, ma, soprattutto, per averla condizionata, diseducata e piegata ai nostri bisogni personali, costringendola a trascurare l'interesse generale. Ne sono convinto! 
Il "voto di scambio" è stato originato da noi cittadini. Non sono stati i politici ad inventarlo. Noi cittadini siamo colpecoli della sua genesi!
Allorquando siamo giunti in età nella quale si incominciano a fare i concorsi, piuttosto che offrire al probabile datore di lavoro la nostra prestazione intellettuale o manuale, una volta finito il corso di studi, per accorciare i tempi ed evitare fatica, ci siamo rivolti al nostro politico di riferimento (direttamente o attraverso amici comuni) per farci raccomandare presso un qualsiasi potenziale datore di lavoro. In tal modo abbiamo diseducato il politico, il quale per garantirsi i voti, ha privileggiato il suo bacino elettorale a scapito degli interessi di tutto il Paese. Insieme a noi cittadini "postulanti" , anche l'organizzazione mafiosa "Cosa nostra" si è inserita per chiedere posti e commesse di lavoro per i suoi "associati", e per gli "amici degli amici". 
Io parlo con cognizione di causa. La quasi totalità dei miei compagni di classe, ha trovato occupazione (raccomandati dalla classe politica) presso i vari assessorati della Regione siciliana. Non voglio, assolutamente, autocelebrarmi. Io sono stato uno dei pochi che ha scelto di chiedere lavoro ad una azienda privata: la Olivetti. Era il mese di gennaio 1954. Avevo conseguito il diploma di ragioniere da qualche mese. Non ho chiesto a nessuno di raccomandarmi, per trovare il lavoro. Mi sono presentato alla Olivetti fisicamente e col solo bagaglio delle conoscenze scolastiche. Sono stato selezionato, scelto e assunto. Ho fatto il mio percorso lavorativo di "venditore di ptodotti per l'ufficio", per trenta anni sempre in Olivetti e per i rimanenti 13 come commerciante e, successivamente, Agente di commercio, sempre nel settore dei prodotti per l'ufficio. Ho protetto il mio lavoro giorno dopo giorno con impegno, diligenza, probità e fedeltà. Per 43 anni, ho pagato puntualmente le imposte sul reddito fino all'ultimo centesimo.
I politici, non sono mai stati punti di riferimento per raccomendazioni di nessun genere. Ho votato sempre il simbolo (PSI, ...DS,...PD). Gli uomini e le donne in essi contenuti, mi hanno deluso. Ma non c'era altro da votare! Non avrei dovuto votare? Non sarebbe cambiato nulla lo stesso. Anche senza il mio voto, avrebbero governato gli stessi partiti, gli stessi uomini con i medesimi risultati. Pertanto, da parte nia, non mi sento responsabile della catastrofe odierna, determinata da:
- "voto di scambio";
- comitati affaristico-politico-mafiosi;
- frode ed evasione fiscale;
- sperpero del denaro pubblico, dai politici e dalla politica;
- remunerazioni e pensioni ai dirigenti di Stato stratosferiche;
- pensioni "baby";
- invalidità false;
- ricchezza prodotta e non reinvestita nel ciclo produttivo ma destinata alle operazioni finanziarie;
- inettitudine e incapacità della classe politica;
- assenza delle riforme che si sarebbero dovute fare e che non si sono fatte.
L'insieme di tutto questo ha determinato la crisi economica, morale e sociale che stiamo vivendo. 
E' proprio vero che "ogni popolo a il governo che si merita".
Io e tutti coloro che si sono comportati come me, siamo le vere vittime.
Aldo Rabbiati






Tutti noi siamo colpevoli, non solo per avere votato questa classe politica, ma, soprattutto, per averla condizionata, diseducata e piegata ai nostri bisogni personali, costringendola a trascurare l'interesse generale. Ne sono convinto! 
Il "voto di scambio" è stato originato da noi cittadini. Non sono stati i politici ad inventarlo. Noi cittadini siamo colpecoli della sua genesi!
Allorquando siamo giunti in età nella quale si incominciano a fare i concorsi, piuttosto che offrire al probabile datore di lavoro la nostra prestazione intellettuale o manuale, una volta finito il corso di studi, per accorciare i tempi ed evitare fatica, ci siamo rivolti al nostro politico di riferimento (direttamente o attraverso amici comuni) per farci raccomandare presso un qualsiasi potenziale datore di lavoro. In tal modo abbiamo diseducato il politico, il quale per garantirsi i voti, ha privileggiato il suo bacino elettorale a scapito degli interessi di tutto il Paese. Insieme a noi cittadini "postulanti" , anche l'organizzazione mafiosa "Cosa nostra" si è inserita per chiedere posti e commesse di lavoro per i suoi "associati", e per gli "amici degli amici". 
Io parlo con cognizione di causa. La quasi totalità dei miei compagni di classe, ha trovato occupazione (raccomandati dalla classe politica) presso i vari assessorati della Regione siciliana. Non voglio, assolutamente, autocelebrarmi. Io sono stato uno dei pochi che ha scelto di chiedere lavoro ad una azienda privata: la Olivetti. Era il mese di gennaio 1954. Avevo conseguito il diploma di ragioniere da qualche mese. Non ho chiesto a nessuno di raccomandarmi, per trovare il lavoro. Mi sono presentato alla Olivetti fisicamente e col solo bagaglio delle conoscenze scolastiche. Sono stato selezionato, scelto e assunto. Ho fatto il mio percorso lavorativo di "venditore di ptodotti per l'ufficio", per trenta anni sempre in Olivetti e per i rimanenti 13 come commerciante e, successivamente, Agente di commercio, sempre nel settore dei prodotti per l'ufficio. Ho protetto il mio lavoro giorno dopo giorno con impegno, diligenza, probità e fedeltà. Per 43 anni, ho pagato puntualmente le imposte sul reddito fino all'ultimo centesimo.
I politici, non sono mai stati punti di riferimento per raccomendazioni di nessun genere. Ho votato sempre il simbolo (PSI, ...DS,...PD). Gli uomini e le donne in essi contenuti, mi hanno deluso. Ma non c'era altro da votare! Non avrei dovuto votare? Non sarebbe cambiato nulla lo stesso. Anche senza il mio voto, avrebbero governato gli stessi partiti, gli stessi uomini con i medesimi risultati. Pertanto, da parte nia, non mi sento responsabile della catastrofe odierna, determinata da:
- "voto di scambio";
- comitati affaristico-politico-mafiosi;
- frode ed evasione fiscale;
- sperpero del denaro pubblico, dai politici e dalla politica;
- remunerazioni e pensioni ai dirigenti di Stato stratosferiche;
- pensioni "baby";
- invalidità false;
- ricchezza prodotta e non reinvestita nel ciclo produttivo ma destinata alle operazioni finanziarie;
- inettitudine e incapacità della classe politica;
- assenza delle riforme che si sarebbero dovute fare e che non si sono fatte.
L'insieme di tutto questo ha determinato la crisi economica, morale e sociale che stiamo vivendo. 
E' proprio vero che "ogni popolo a il governo che si merita".
Io e tutti coloro che si sono comportati come me, siamo le vere vittime.
Aldo Rabbiati
 Tutti noi siamo colpevoli, non solo per avere votato questa classe politica, ma, soprattutto, per averla condizionata, diseducata e piegata ai nostri bisogni personali, costringendola a trascurare l'interesse generale. Ne sono convinto! 
Il "voto di scambio" è stato originato da noi cittadini. Non sono stati i politici ad inventarlo. Noi cittadini siamo colpecoli della sua genesi!
Allorquando siamo giunti in età nella quale si incominciano a fare i concorsi, piuttosto che offrire al probabile datore di lavoro la nostra prestazione intellettuale o manuale, una volta finito il corso di studi, per accorciare i tempi ed evitare fatica, ci siamo rivolti al nostro politico di riferimento (direttamente o attraverso amici comuni) per farci raccomandare presso un qualsiasi potenziale datore di lavoro. In tal modo abbiamo diseducato il politico, il quale per garantirsi i voti, ha privileggiato il suo bacino elettorale a scapito degli interessi di tutto il Paese. Insieme a noi cittadini "postulanti" , anche l'organizzazione mafiosa "Cosa nostra" si è inserita per chiedere posti e commesse di lavoro per i suoi "associati", e per gli "amici degli amici". 
Io parlo con cognizione di causa. La quasi totalità dei miei compagni di classe, ha trovato occupazione (raccomandati dalla classe politica) presso i vari assessorati della Regione siciliana. Non voglio, assolutamente, autocelebrarmi. Io sono stato uno dei pochi che ha scelto di chiedere lavoro ad una azienda privata: la Olivetti. Era il mese di gennaio 1954. Avevo conseguito il diploma di ragioniere da qualche mese. Non ho chiesto a nessuno di raccomandarmi, per trovare il lavoro. Mi sono presentato alla Olivetti fisicamente e col solo bagaglio delle conoscenze scolastiche. Sono stato selezionato, scelto e assunto. Ho fatto il mio percorso lavorativo di "venditore di ptodotti per l'ufficio", per trenta anni sempre in Olivetti e per i rimanenti 13 come commerciante e, successivamente, Agente di commercio, sempre nel settore dei prodotti per l'ufficio. Ho protetto il mio lavoro giorno dopo giorno con impegno, diligenza, probità e fedeltà. Per 43 anni, ho pagato puntualmente le imposte sul reddito fino all'ultimo centesimo.
I politici, non sono mai stati punti di riferimento per raccomendazioni di nessun genere. Ho votato sempre il simbolo (PSI, ...DS,...PD). Gli uomini e le donne in essi contenuti, mi hanno deluso. Ma non c'era altro da votare! Non avrei dovuto votare? Non sarebbe cambiato nulla lo stesso. Anche senza il mio voto, avrebbero governato gli stessi partiti, gli stessi uomini con i medesimi risultati. Pertanto, da parte nia, non mi sento responsabile della catastrofe odierna, determinata da:
- "voto di scambio";
- comitati affaristico-politico-mafiosi;
- frode ed evasione fiscale;
- sperpero del denaro pubblico, dai politici e dalla politica;
- remunerazioni e pensioni ai dirigenti di Stato stratosferiche;
- pensioni "baby";
- invalidità false;
- ricchezza prodotta e non reinvestita nel ciclo produttivo ma destinata alle operazioni finanziarie;
- inettitudine e incapacità della classe politica;
- assenza delle riforme che si sarebbero dovute fare e che non si sono fatte.
L'insieme di tutto questo ha determinato la crisi economica, morale e sociale che stiamo vivendo. 
E' proprio vero che "ogni popolo a il governo che si merita".
Io e tutti coloro che si sono comportati come me, siamo le vere vittime.
Aldo Rabbiati




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