sabato 24 agosto 2013

Chi crede alle favole gabellate per verità?

Io non credo (non ci ho mai creduto) alle favole, gabellate per verità, da chiunque me le abbia dette e me le dica. Tomasi di Lampedusa, nel suo famoso libro "Il Gattopardo" dice a Chevalley: " Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra". Per quanto riguarda l'anomalia italiana di questi ultimi venti anni, tutto ha origine dall'accordo insano e scellerato stipulato nel 1994 tra i vertici dei DS (Luciano Violente e Massimo D'Alema) e Silvio Berlusconi, per aprirgli la strada verso il seggio parlamentare, pur eessendo, il Cavaliere, ineleggibile. E' stato un errore gravissimo, del quale tutti noi, persone perbene che assolviamo ai doveri di cittadini onesti, abbiamo pagato e continuiamo a pagare pesanti conseguenze. Soltanto adesso che Silvio Berlusconi ha avuto inflitta una condanna penale, il Pd si è (svegliato) accorto dei danni arreceti al Paese dall'arrampicatore sociale e dal ladro Silvio Berlusconi. Ho le scatole piene di questi politici inutili, incompetenti e sciacalli che vorrebbero farci credere di fare il bene del Paese. L'Italia continua a trovarsi (pericolosamente) su di un piano inclinato. E i governi continuano a non far nulla per raddrizzare la baracca. Non cambierà mai nulla, in questo disastrato Paese! Il Sommo poeta aveva ragione, quando ha detto: “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincie ma bordello!”.Dal 1300 ad oggi (2013) non è cambiato nulla; la mala politica, la corruzione e il malaffare non hanno smesso di dilaniare l'Italia

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